Presentiamo: RIVERSIDE (Riverside #1) di Bianca Rita Cataldi


Cari Lettori  vi presentiamo: "Riverside" di Bianca Rita Cataldi

Titolo: RIVERSIDE (Riverside #1)
Autore: Bianca Rita Cataldi
Numero di pagine: 120ca
Formato: ebook
Prezzo: 0,99 €

Prossime pubblicazioni della serie: DOLLHOUSE (Riverside #2)
                                                         REWIND (Riverside #3)
  


«Era una sensazione che apparteneva ad Amabel e, al tempo stesso, era fuori di lei; era terribilmente simile a un ricordo, ma possiamo ricordare qualcosa che non abbiamo mai vissuto?»

Buona Lettura! 

Auguriamo a Bianca tutta la fortuna di questo mondo, una ragazza squisita che si merita tanto. Gentile, educata e disponibile.!


Riverside, Regno Unito. Le quattro e mezzo di un pomeriggio qualunque. Una scuola abbandonata e cadente alla fine di Silverbell Street. Come la venticinquenne Amabel scoprirà presto, non si tratta di un edificio qualunque: al suo interno, i banchi sono ancora al loro posto e si respira, nell’aria, polvere di gesso. Tutti gli orologi, da quello al di sopra del portone d’ingresso sino al pendolo del salone, sono fermi alle nove e diciannove di chissà quale giorno di chissà quale anno. Cosa è accaduto nella vecchia scuola? Quale evento è stato così sconvolgente da fermare il tempo all’interno di quelle mura? E soprattutto, chi è quel ragazzo in divisa scolastica che si presenta agli occhi di Amabel affermando di frequentare la scuola, benché quest’ultima non sia più in funzione da anni? Tra passato e presente, Bianca Rita Cataldi ci guida in un mondo in cui gli eventi possono modificare lo scorrere del tempo, dimostrandoci che ognuno di noi ha un proprio universo parallelo col quale, un giorno o l’altro, dovrà scendere a patti. 

Bianca Rita Cataldi è nata nel 1992 a Bari dove si è laureata in Lettere Moderne e sta attualmente conseguendo la laurea specialistica in Filologia Moderna e il diploma in pianoforte. Dal 2015 è direttrice editoriale della casa editrice Les Flâneurs e redattrice del mensile NelMese. Lavora come editor, correttrice di bozze, ghostwriter e consulente editoriale. Tiene periodicamente corsi di scrittura creativa, editing e correzione bozze.

Finalista al Premio Campiello Giovani 2009, ha esordito nel 2011 con il romanzo Il fiume scorre in te, edito senza contributo da Booksprint Edizioni. Il suo secondo romanzo, Waiting room, si è classificato finalista del Premio Villa Torlonia 2012 ed è stato pubblicato nel 2013 da Butterfly Edizioni, conquistando nel 2015 il primo posto del Premio Letterario Maria Messina. Da agosto 2015 è in tutte le librerie Isolde non c’è più, Les Flâneurs Edizioni. È socia ordinaria dell’EWWA (European Writing Women Association) e del Movimento Internazionale Donne e Poesia.


LINK UTILI:

Pagina Facebook: http://www.facebook.com/biancaritacataldi
Blog: http://biancacataldi.blogspot.it/

Twitter: @biancacataldi



















Ciao Bianca, anzitutto ti ringrazio per aver scelto il nostro blog, per pubblicizzare i tuoi scritti. Ne siamo davvero onorate.
Allora, cominciamo questa piccola intervista per conoscerci meglio, ma soprattutto per farti conoscere e approdare nel magico mondo dei lettori.

Questa tua passione per la scrittura è nata in modo particolare?
Ciao ragazze, grazie di cuore per avermi accolta nel vostro blog! Dunque, la passione per la scrittura è parte di me praticamente da sempre, non riesco a ricordare un momento della mia vita nel quale non abbia scritto. Tuttavia, è stato a partire dagli undici anni che ho capito che scrivere sarebbe stato il mio futuro: all’epoca, mia madre mi regalò un computer che però non poteva connettersi a internet. Tutto ciò che potevo fare era giocare a solitario o… scrivere. Ed è stato proprio quello che ho fatto, e da quel momento in poi non mi sono più fermata.

Cosa provi quando scrivi?
Scrivere è liberazione, ma non solo: è un mettere a fuoco ciò che nemmeno ti eri resa conto di provare. La scrittura mette in luce ciò che razionalmente tentiamo di nascondere, porta a galla il lato nascosto di noi.

Che effetto ti fa sapere che quel che hai scritto verrà letto da tanta gente?
Mi dà un brivido di paura e, al tempo stesso, di adrenalina. La paura di essere giudicati non va via neppure alla quarta pubblicazione, però devo ammettere che sono proprio i giudizi negativi a dare nuova linfa alla scrittura. Soltanto capendo ciò che sbagliamo possiamo tentare di raddrizzare il tiro e migliorare. Senza contare, poi, il piacere che si prova quando un lettore ti contatta per ringraziarti delle storie che hai scritto. Ecco, credo che non esista gioia più grande di questa.

Anche se questa può sembrarti una domanda paradossale: 
Preferisci  leggere o scrivere?
Non saprei scegliere ma, se proprio dovessi farlo, direi “leggere”, perché la lettura viene prima della scrittura. Se leggi, impari. Se leggi, inizi a comprendere le logiche che sono alla base di un libro, della sua struttura, delle modalità di veicolare i messaggi. Non penso che si possa essere scrittori senza essere stati lettori. 

Che genere di narrativa preferisci?
Mi definisco una lettrice onnivora ed è proprio vero: leggo praticamente di tutto, nessun genere mi spaventa. Di sicuro preferisco i romanzi drammatici perché sono catartici e i romanzi psicologici perché mi portano a riflettere su me stessa. 

Il tuo scrittore preferito? Perchè?
Al momento è Dino Buzzati, perché è un gigante della nostra letteratura e perché aveva capito tutto. 

Il tuo libro preferito? Perchè?
Il mio libro preferito non è tale perché lo reputo il migliore che abbia mai letto, ma per ragioni sentimentali. Si tratta di Non mi uccidere di Chiara Palazzolo, grandiosa scrittrice italiana scomparsa troppo presto. E’ stato il libro che più di tutti mi ha insegnato i lati oscuri dell’amore e l’importanza del riappropriarsi di sé e della propria vita dopo il dolore.

Quanto tempo dedichi, in media alla scrittura e alla lettura?  
Le mie giornate trascorrono interamente in compagnia dei libri, anche perché lavoro come editor e dunque passo diverse ore leggendo, sia per piacere che per dovere. Cerco di ritagliarmi ogni giorno almeno un’oretta per la scrittura ma, tra il lavoro e la vita privata, non sempre è possibile.

Nel tuo libro è presente una Play List? Se si, vuoi condividerla con noi?
Non una vera playlist ma piuttosto un’unica canzone che ritorna in diversi luoghi: Undisclosed Desires dei Muse. 

Come ci hai conosciuto? Cosa pensi di Noi?
Vi ho scoperte grazie a Facebook e ad altre autrici che erano già entrate in contatto con voi. Ho letto le vostre recensioni, sempre accurate e obiettive, e ho apprezzato molto l’ecletticità del vostro blog. Parlate di cultura in generale, non solo di libri, e questo mi ha colpita positivamente. Senza contare, poi, che siete davvero gentili e disponibili, e il lato umano è sempre quello che determina il successo o l’insuccesso di un progetto. A partire da queste basi, direi che voi siete davvero destinate al successo!

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